giovedì 20 dicembre 2007

ma quanto mi garba

la nuova canzone di Lorenzo Jovanotti

Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo

sotto un cielo di stelle e di satelliti
tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano
sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall'alto
si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero
ora la città è un film straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade son pericolose
ma l'unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
il profumo dei fiori l'odore della città
il suono dei motorini il sapore della pizza
le lacrime di una mamma le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo
io lo so che non sono solo

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

la città un film straniero senza sottotitoli
una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai quanto costa che ore sono
che succede che si dice chi ci crede
e allora ci si vede
ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio
un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te
ma ti guardi intorno e invece non c'è niente
un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio di innamorarsi
e una musica che pompa sangue nelle vene
e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi
smettere di lamentarsi
che l'unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente
il battito di un cuore dentro al petto
la passione che fa crescere un progetto
l'appetito la sete l'evoluzione in atto
l'energia che si scatena in un contatto

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che nn sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango


poi c'è questa frase: 'unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente

che fa pensare...
anche io a volte ho la paura di farmi talmente trascinare dai ritmi sempre + pressanti della vita da non riuscire a "sentire" le cose importanti: il sorriso di mio figlio, il bacio del mio amore, la gioia dello stare con gli amici, il calore della famiglia...

avete anche voi questa paura?
o quale è la vostra paura, quella che vi tiene svegli la notte???

5 commenti:

Anonimo ha detto...

anche la mia paura e'quella di non fare mai abbastanza x le perosne a cui voglio bene

Anonimo ha detto...

la vita frenetica di tutti i giorni ci porta a volte a dimenticare il resto,ma se vogliamo,il tempo lo si trova x tutto no?

Anonimo ha detto...

io non ho questa paura perche'come ha detto pino,basta volerlo.se vuoi vedere un'amico lo trovi il tempo,cosi'come le altre cose

Anonimo ha detto...

so cosa vuoi dire,o almeno credo.ho anch'io questa paura ma cerco di avere il tempo per tutti e per tutto

Anonimo ha detto...

la mia unica paura e'quella di deludere i miei amici e le persone che mi vogliono bene