venerdì 28 dicembre 2007
- 3 alla fine di questo 2007
il mio è stato un 2007 bello sotto alcuni aspetti come ad esempio l'amore, mio figlio che sia a scuola che nello sport mi ha dato molte soddisfazioni, gli amici che mi sanno sempre stare accanto, e non ultimo, la radio e questo blog nato ormai quasi un anno fa...
meno bene il 2007 per il lavoro che mi piace ma che non mi da certezze, per un'amicizia conclusa e nemmeno so perchè...
cmq sia sono positiva, ho imparato a guardare sempre avanti e quindi, felice per le cose positive del 2007, accantono le cose meno belle e guardo a questo 2008 sperando mi porti quello che ancora mi manca...
e per voi tutti, oltre a chiedervi di farmi le considerazioni del VOSTRO 2007 e le aspettative per il nuovo anno... a tutti voi quindi i miei + GRANDI AUGURI di buon fine e splendido inizio
giovedì 27 dicembre 2007
ieri pomeriggio
un Film datato 1946 e diretto da Frank Capra
Come e più di una bellissima favola, "La vita è meravigliosa" ci narra la storia di un uomo comune, George Bailey (James Stewart), dall'infanzia all'età adulta, e delle sue lotte contro la disonestà e la sfortuna; da ragazzo coraggioso ed altruista, a uomo determinato e generoso, sempre in lotta contro la miseria propria, ma soprattutto contro quella degli altri. Una vita di sacrifici col sorriso sulle labbra, insomma, un sorriso appena velato dalla amarezza di veder sfumare alcuni dei suoi sogni più belli, ed ampiamente meritati: come andare all'università e laurearsi, girare un po' il mondo, costruire magari case, palazzi, ed intere città, chissà. Ed invece il destino gli riserverà lo stesso modesto (ma lo è poi davvero ? Ecco uno punto nodale del film) lavoro del padre, nella sua cittadina di sempre. Finché un giorno, un triste giorno, sopraffatto dall'ennesimo tiro mancino del signor Potter, l'uomo più ricco, misantropo ed avaro della città, si troverà talmente vinto e estenuato dai suoi guai, da voler desiderare di non essere mai nato, e di volerla comunque fare finita. Ma tutti noi abbiamo un angelo (oquasi) custode, e quello di George ha nome Clarence…
io anche se ormai lo conosco a memoria, ho pianto per gran parte del film...
assolutamente da vedere, da ricordare...
lunedì 24 dicembre 2007
ed alla fine eccolo...
a tutti quanti voi i miei (e quelli del regista nonchè quelli del trio di Fattore Vincent) + sinceri auguri di Natale, con i vostri familiari o da soli, che sia una splendida giornata!
e ora ci vorrebbe giustizia... anche se nn la riporterà in vita...
non ci sono parole, soprattutto in un giorno come questo, per commentare una notizia simile...
non ci resta che piangerla...
venerdì 21 dicembre 2007
INFORMAZIONE DI SERVIZIO
quindi non preoccupatevi se venerdì dopo di me non li sentirete fare la loro musica, ma pazientate fino a domenica sera...
canto di... Natale
Il Canto è suddiviso in cinque parti: nella prima si descrive il personaggio di Ebenezer Scrooge (in inglese: "tirchio"), ricco e gretto finanziere, un utilitarista della City per il quale il Natale è una perdita di tempo e un danno agli affari (rimprovera Dio stesso per la chiusura degli esercizi la domenica: proprio perché banche e negozi chiudono non gli permettono di guadagnare di più delle grandi ricchezze che possiede già, ma di cui nulla spende neanche per sé).
Talmente infastidito dalle festività, costringe il suo contabile Bob Cratchitt, cui dà uno stipendio da fame, a presentarsi al lavoro anche il giorno dopo quello di Natale molto presto per rifarsi del tempo perduto il giorno prima. Per strada risponde male a tutti coloro che gli fanno gli auguri, incluso l'affettuoso nipote Fred, figlio della defunta sorella che invano lo prega di pranzare con la sua famiglia: l'unica compagnia che conta per Scrooge è quella della sua cassaforte.
Tornato a casa, però, gli sembra di intravedere specchiato nel battiporta del portone il volto del defunto socio in affari Marley, morto sette anni prima, visione che lo turba profondamente. Rinchiusosi nella sua vecchia casa, comincia a percepire dei rumori strani: ora quello di un carro funebre che si trascina invisibile sulle scale avvolte nel buio, ora un rumore di catene nella cantina, infine vede oscillare da sola una campanella collegata alla deserta camera antistante, trascinando tutte le altre della casa in un suono assordante e spaventoso.
A questo punto si apre una porta, e compare il cadavere di Marley: una visione tremenda, tanto più terrificante in quanto, scoperte le bende per mostrare il volto, cade la mascella dal viso. Intorno alla vita, una catena forgiata di lucchetti, timbri, assegni, e tutto quel materiale che, secondo l'ammissione di Marley, lo ha distolto dal fare del bene agli altri accumulando denaro tutto per se: il rimpianto per aver vissuto chiuso nel proprio egoismo lontano dalle persone che amava e che lo amavano costituisce la sua pena eterna, una dannazione che lo costringe a vagare per il mondo senza potere vedere la luce di Dio.
Il solo sollievo è ammonire Scrooge, perché la catena che si sta forgiando è ben più lunga e pesante della sua. Se andrà avanti così, anche lui subirà la stessa sorte: Marley gli annuncia allora la visita imminente di tre spiriti: uno che incarna i Natali passati, un altro quello presente, l'ultimo il Natale futuro.
Lo spirito del Natale Passato
Un fantasma circondato da una corona di luce e con un copricapo da pompiere che tiene sul fianco lo riporta indietro nel passato a rivisitare la propria infanzia dimenticata: in una scena è bambino sui banchi di scuola, mandato a studiare in collegio dal padre che lo ha voluto allontanare dalla famiglia: era solo, triste, senza amici, studia in un'aula buia. In un'altra scena, qualche tempo più tardi arriva la sua sorellina, tornata per riportarlo a casa, dopo avere convinto il padre a riprenderlo in famiglia.
È un momento felice, un abbraccio tra i due stretti da un affetto immenso, con il piccolo Scrooge che salta di gioia: è il momento in cui le ruvide labbra del vecchio Scrooge abbozzano un sorriso. Qualche anno dopo è ammesso a fare l'apprendista contabile presso l'anziano e benevolo Fezziwig. Anche qui è Natale, ma Fezziwig fa chiudere l'ufficio prima del tempo e invita i ragazzi a seguirlo a casa sua dove fa una festa sontuosa: nelle piccole follie natalizie dell'allegra compagnia cadono le differenze di classe, si canta e si gioca tutti quanti, bambini, giovani e anziani. Fezziwig e la moglie sono degli anfitrioni imbattibili, scherzano e fanno i pagliacci.
Durante il ballo Scrooge conosce quella che diventerà la sua ragazza. Le promette di sposarla: ma solo qualche anno dopo, già ricco, teme di mantenere la promessa perché lei è povera e non gli porterebbe dote. Lei lo lascia andare distrutta, ma da quel giorno Scrooge resterà solo e il suo cuore diventerà sempre più arido. Scrooge grida davanti alla visione di sé stesso in preda all'egoismo, sa che sta commettendo l'errore fatale della sua vita e implora l'ombra del giovane Ebenezer di non lasciarla, di correrle dietro, ma invano: il suo alter ego non lo può udire.
Il passato non si può cambiare. Scrooge è disperato, implora il fantasma di non tormentarlo. Molto più tardi, Scrooge assiste a una cena di Natale: riconosce la sua ex ragazza ormai sposata da anni, con tanti figli. Fa un sarcastico commento su Scrooge al marito. È appena arrivata la notizia che Marley è abbandonato sul letto di morte, neanche il suo amico è lì per confortarlo. Preso dal rimorso, Scrooge schiaccia il copricapo sulla testa del fantasma fino a farlo scomparire: ma la luce chiusa nel cappello inonda tutto il pavimento come un diluvio terrorizzando il vecchio.
Lo Spirito del Natale Presente
Il secondo spirito, la notte successiva, appare sotto forma di un grasso gigante sornione: è lo spirito del Natale Presente. Con lui vola fuori dalla finestra, sorvolando Londra; avventurandosi nelle brughiere del Nord fino a volare in mare aperto. Dalle scene a cui assiste emana sempre, qualunque sia l'ambiente che visita o le difficoltà dei suoi poveri, una profonda gioia conviviale. Visita la casa del nipote, dove ormai il pranzo di Natale è cominciato senza di lui: circolano altre parole di scherno per Scrooge, temperate però dall'affetto del nipote e dalla famiglia, che tutto sommato sente la sua mancanza, addolorato dal fatto che non riesca a vivere gioiosamente il Natale: ogni necessità di condannare Scrooge è inutile, perché in effetti sa che si sta facendo abbastanza male lo zio con le proprie mani. Si raccontano storie intorno al caminetto o si gioca a moscacieca, momento esilarante in cui l'amico del nipote di Scrooge ne approfitta per perseguitare dolcemente la sorella della moglie. Il gioco si chiude con un'anello di fidanzamento infilato sul dito di lei dietro le tende. Invano Scrooge vorrebbe unirsi alla comitiva, ma nessuno può sentirlo. A questa scena di felicità domestica fa riscontro un'altra per molti aspetti speculare: il contabile di Scrooge rientra a casa: è un interno misero e spoglio. Ma la famiglia è forte nelle avversità e unita negli affetti: sulla tavola c'è pochissimo da mangiare, ma nessuno si lamenta. Anzi, il minuscolo Tiny Tim, di pochi anni di vita, già colpito da una malattia e da grave malnutrizione, costretto alle stampelle è quello che incoraggia tutti portando allegria tra i fratelli maggiori. C'è però preoccupazione per il futuro di Tim e lo stesso fantasma annuncia di vedere un posto vuoto a quella tavola il prossimo Natale. Altre scene minori ritraggono una famiglia di minatori in una capanna, due guardiani di un faro, dei marinai lontani da casa, tutti muoiono dal freddo ma sulle labbra di tutti c'è sempre un caloroso "Buon Natale". La disperazione è vinta dalla fede e dal grande senso della famiglia che li unisce. Alla fine delle apparizioni, il gigante appare notevolmente invecchiato: il Natale Presente si è infatti concluso ed è prossimo alla fine: il suo ampio ventre allora si squarcia partorendo due mostruose creature dal vago aspetto di bambini, ma invecchiati precocemente dagli stenti, deformati e incattiviti dalla fame: la prima, la bambina, è l'Ignoranza, il bambino è il Bisogno (cioè la povertà). Il gigante vede in loro i due grandi flagelli che si abbatteranno sul mondo a meno che chi può non faccia qualcosa al più presto.
Lo Spirito del Natale Futuro
Il terzo spirito (il Natale Futuro) si presenta come una figura altissima, avvolta da un nero mantello e un cappuccio da cui nulla traspare se non una mano che sporge da una manica. Invano Scrooge chiede che parli, la figura è silenziosa, e lo guida solo con un dito. Siamo ancora a Londra, e Scrooge assiste a diverse scene il cui argomento è la morte di un vecchio tirchio, deriso da tutti. Due banchieri della city parlano del suo prossimo funerale: mentre uno afferma di andarvi per puro dovere, l'altro, schernendo la tirchieria del defunto, è interessato soltanto a rifarsi a sue spese con la cena gratis del funerale. Un povero padre che era debitore al vecchio non nasconde alla famiglia il sollievo per la sua morte perché a chiunque saranno trasferiti i debiti, il futuro creditore sarà sempre più buono di lui. In un negozio di rigattiere, i servi del defunto si dividono tutto quello che hanno potuto rubare in casa sua, incluse le tende del baldacchino che ne proteggevano il corpo e la camicia sottratta dal suo abito funebre: l'ammontare totale è venduto al rigattiere tra le risate di tutti. Intanto un profondo dolore ha colpito i Cratchitt e Tiny Tim è morto di stenti. È lutto profondo, dolore immenso. Scrooge vorrebbe sapere chi è il vecchio tanto odiato da tutti, ma quando il fantasma lo porta davanti al capezzale non osa scoprire il lenzuolo che ne ricopre interamente la salma. Scrooge vede che la sua casa è stata venduta, e pure la sua ditta, vorrebbe entrare, ma il fantasma indica invece un'altra direzione: Scrooge entra nel cimitero, dove la mano dello spettro indica una lapide con scritto: Ebenezer Scrooge! Il pentimento è completo, il messaggio è andato fino in fondo al cuore di Scrooge.
Il ravvedimento
Scrooge si ritrova nel letto e scopre che è mattina presto, il Natale ha fatto il suo ingresso:corre allora in ufficio dove, visto arrivare Bob Cratchit gli dà un notevole aumento di stipendio e le vacanze tanto meritate scusandosi con lui. Si prende cura della sua famiglia e soprattutto di Tiny Tim, che guarisce. Con i Cratchit si instaura un profondo legame di amicizia. Si riconcilia anche con il nipote e accetta l'invito a cena per giocare e cantare con tutti i parenti. Da allora Scrooge diventa una delle persone più amate, e trova finalmente la pace dell'anima.
caro amico...
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c'è una grossa novità,
l'anno vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non va.
Si esce poco la sera compreso quando è festa
e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra,
e si sta senza parlare per intere settimane,
e a quelli che hanno niente da dire
del tempo ne rimane.
Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
porterà una trasformazione
e tutti quanti stiamo già aspettando
sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno.
Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno,
anche i muti potranno parlare
mentre i sordi già lo fanno.
E si farà l'amore ognuno come gli va,
anche i preti potranno sposarsi
ma soltanto a una certa età,
e senza grandi disturbi qualcuno sparirà,
saranno forse i troppo furbi
e i cretini di ogni età.
Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
di essere qui in questo momento,
vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro amico cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,
per continuare a sperare.
E se quest'anno poi passasse in un istante,
vedi amico mio
come diventa importante
che in questo istante ci sia anch'io.
L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
nn è ancora tempo per fare i bilanci del 2007 ma volevo regalarvi questo mio pensiero...
giovedì 20 dicembre 2007
ma quanto mi garba
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
sotto un cielo di stelle e di satelliti
tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano
sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall'alto
si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero
ora la città è un film straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade son pericolose
ma l'unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
il profumo dei fiori l'odore della città
il suono dei motorini il sapore della pizza
le lacrime di una mamma le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
la città un film straniero senza sottotitoli
una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai quanto costa che ore sono
che succede che si dice chi ci crede
e allora ci si vede
ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio
un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te
ma ti guardi intorno e invece non c'è niente
un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio di innamorarsi
e una musica che pompa sangue nelle vene
e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi
smettere di lamentarsi
che l'unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente
il battito di un cuore dentro al petto
la passione che fa crescere un progetto
l'appetito la sete l'evoluzione in atto
l'energia che si scatena in un contatto
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che nn sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
e mi fondo con il cielo e con il fango
e mi fondo con il cielo e con il fango
anche io a volte ho la paura di farmi talmente trascinare dai ritmi sempre + pressanti della vita da non riuscire a "sentire" le cose importanti: il sorriso di mio figlio, il bacio del mio amore, la gioia dello stare con gli amici, il calore della famiglia...
avete anche voi questa paura?
o quale è la vostra paura, quella che vi tiene svegli la notte???
martedì 18 dicembre 2007
non sempre alla fine c'è rispetto...
http://www.raisport.rai.it/sportarticolo/0...9,80187,00.html
Su un sito francese sono state pubblicate immagini molto esplicite di Laure, ma il siciliano, ex fidanzato, sbotta: "Tutto cio' e' privo di senso"
Niente di più triste di un rapporto d'amore che finisce in pochade. E dopo la brusca rottura, l'amarezza del siciliano e gli anelli scagliati a bordo vasca, ad avvelenare ancora di più il clima è arrivata dalla Francia un'altra notizia, destinata ad alzare un polverone. Foto pornografiche di Laure, nuda e in pose inequivocabili, sono state pubblicate sul web da un forum che in passato aveva già pubblicato immagini "rubate" alla vita privata di altre star dello sport e dello spettacolo. La domanda su come siano arrivate le immagini alla redazione del sito scandalistico, ovviamente ha scatenato una ridda di ipotesi. Una vendetta del suo ex, secondo alcuni, che però smentisce: "Con queste foto non c'entro. Ho visto con grande dolore le foto di Laure sui siti italiani. E mi è stato anche riferito che si dice che tali immagini siano state messe in rete da me o con il mio consenso. Tutto questo è privo di senso. Non ho nulla a che vedere con queste fotografie. Qualora queste assurde insinuazioni proseguissero mi vedrò costretto ad agire per tutelare la mia reputazione".
che ne pensate?
avete mai vissuto una storia d'amore che, una volta finita, è diventata una sorta di tormento????
domani è un altro giorno...
la mia fede è troppo scossa ormai ma prego e penso fra di me
proviamo anche con dio non si sa mai
e non c'è niente di più triste in giornate come queste che ricordare la felicità sapendo già che è inutile ripetere:
chissà ? Domani e' un altro giorno si vedrà
è uno di quei giorni in cui rivedo tutta la mia vita bilancio che non ho quadrato mai
posso dire d'ogni cosa che ho fatto a modo mio
ma con che risultati non saprei
e non mi sono servite a niente esperienze e delusioni
e se ho promesso non lo faccio più ho sempre detto in ultimo :
ho perso ancora ma domani è un altro giorno, si vedrà
è uno di quei giorni che tu non hai conosciuto mai
beato te si beato te
io di tutta un'esistenza spesa a dare, dare, dare .... non ho salvato niente, neanche te
ma nonostante tutto io non rinuncio a credere
che tu potresti ritornare qui e come tanto tempo fa ripeto :
chi lo sa ? Domani è un altro giorno si vedrà
e oggi non m'importa della stagione morta per cui rimpianti adesso non ho più
e come tanto tempo fa ripeto :
chi lo sa ? Domani e' un altro giorno si vedrà
domani e' un altro giorno si vedrà.
ditemi le frasi che vi toccano di + e perchè...
lunedì 17 dicembre 2007
questa sera
dalle ore 21
gamma latino happy christmas
mi raccomando vi aspettiamo tutti e vi vogliamo numerosi
musiche latino americane con ballerini professionisti pronti a farvi volteggiare
e animazioni anche con Babbo Natale che farà piccoli doni ai bambini
il tutto a scopo benenico
rendi prezioso questo Natale!
fai una buona azione per chi sta male e ha bisogno del poccolo contributo di ognuno di NOI
venerdì 14 dicembre 2007
mi metto in gioco... per voi
e tanti auguri
il lavoro
raccontiamoci...
10-20______
20-30______
30-39______
oltre ______
raccontiamoci i ricordi piu' vividi nella nostra memoria in queste fascie d'età...
martedì 11 dicembre 2007
ci sono mattine
a volte gli amici...
ogni momento vero e vivido che vivi con qualcuno è "per sempre". Nessuno e nulla lo può cancellare, a meno che tu voglia rinnegare te stessa. Ciò che vivi è per sempre perche sei presente, non perchè probabilmente sarà così anche domani. Non chiedere ad Enzo di esserci domani, chiedigli di essere vero oggi: sarete veri per sempre.
grazie Stefano...
hai ragione
vivere il presente senza preoccuparsi troppo del futuro ti permette di VIVERE senza la paura che quel futuro non ci sia...
lunedì 10 dicembre 2007
ah l'amore...
ti amo come non ho amato mai
Io sono la sola
che possa capire
tutto quello che c'è
da capire in te.
Forse se tu baciassi me
forse capiresti meglio che
io sono la sola
che tu possa amare
non lo vedi
che sono a due passi da te.
E non sai
quanto bene ti ho dato
e non sai quanto amore sprecato
aspettando in silenzio che tu ti accorgessi di me
per capire quello
che già sai
che sono
Sono Come Tu Mi Vuoi
come tu mi vuoi.
Io sono la sola
che tu possa amare
non lo vedi che
sono a due passi da te.
E non sai
quanto bene ti ho dato
e non sai quanto amore sprecato
aspettando in silenzio
che tu ti accorgessi di me
per capire quello
che già sai
che sono
sono come tu mi vuoi
come tu mi vuoi
come tu mi vuoi
come tu mi vuoi!!!!
l'Amore...
credo che almeno una volta ad ognuno di noi sia capitato di sentirsi attratta da una persona, capire che in qualche modo potevamo essere l'altra metà esatta precisa ma... dall'altra parte NULLA. Totale indifferenza, magari anche un rapporto vicino all'amicizia che non lascia spazi per nemmeno un tentativo di approccio...
e voi lì, a guardarlo/a muoversi, sorridere, ammiccare... ma quel sorriso, almeno non di amore, mai una volta per voi...
a me è successo, oddio non ero innamorata di quel ragazzo ma mi piaceva molto e lui invece
Z E R O !!!Non mi ha mai presa in considerazione, anzi, ancora peggio, mi parlava di come gli piaceva quella e quell'altra... e mi raccontava magari della sua storia presente... e mi diceva di come quella ragazza non andasse bene per lui... e io lì, zitta, con la voglia irrefrenabile di urlargli: " ma non vedi, non capisci che quella ideale per te sarei io???"
e anche ora a distanza di anni, anche se ci siamo persi di vista, mi domando se mai si sia accorto del mio interesse o se invece, per non ferirmi abbia sempre finto di non capire...
e voi???
venerdì 7 dicembre 2007
Ma a Natale non vi sentite tutti un pò dei Peter Pan???
ma io che l'ho visto so dov'è.
Forse non immagini,
ma non è difficile comprendere.
L'hanno lasciato in libertà,
vive lontano;non è qua.
Forse si nasconde in mezzo agli alberi.
Vola veloce su di noi,
fotografare tu non puoi.
Chiede a una farfalla che gli faccia compagnia.
Ti abbandoni, liberi le mani,
non ti piace stare sveglio;
meglio di così
non saremo mai.
Ti addormenti, dimmi che lo senti
che ti sta toccando piano,
piano quanto vuoi;
come le carezze che non hai.
Dicono che non tornerà,
ma come lo chiamo ci sarà;
mi aiutava sempre a fare i compiti.
Vola veloce su di noi,
cosa mi dice tu non sai;
vola raccontando quando
non lo sentirai.
Ti confonde, dopo ti riprende,
quando vuole ti cattura;
sei sicura che
non lo vuoi con te?
Ti accompagna, mare che ti bagna,
come fosse un temporale;
sale dove vuoi.
Se ci credi forse lo vedrai.
Chis sei? Dimmi cosa vuoi.
Cosa devi raccontare?
Ci sei? Dimmi come sei.
Moriremo crescendo.
Chi sei? Dimmi come fai
a girare tutto il mondo.
Ci sei? Dove volerai
solamente con la fantasia?
Ti abbandoni, liberi le mani,
non ti piace stare sveglio;
meglio di così
non saremo mai.
Ti confonde, dopo ti riprende,
quando vuole ti cattura;
sei sicura che
non ci credi e non lo vuoi con te?
Chi sei? Dimmi cosa vuoi.
Cosa devi raccontare?
Ci sei? Dove volerai
solamente con la fantasia?
Ti abbandoni liberi le mani,
non ti piae stare sveglio;
meglio di così
non saremo mai davvero, noi.
Chi sei? Dimmi cosa vuoi.
Cosa devi raccontare?
Ci sei? Dimmi come sei?
Moriremo crescendo.
Chi sei? Dimmi come fai
a girare tutto il mondo?
Ci sei? Dove volerai?
Chi sei? Dimmi cosa vuoi?
Cosa devi raccontare?
Ci sei? Dove volerai?
Chi sei?Dimmi come sei
vi sentite un pò peter pan?
avete mai sognato di vederlo apparire sul balcone chiedendovi di accompagnarlo all'isola che non c'è?
e l'avreste fatto? o spaventati sareste scappati a nascondervi sotto le coperte?
E vi siete mai stizziti per poi commuovervi seguendo trilli?
o appasionati per i combattimenti con Capitan Uncino???
giovedì 6 dicembre 2007
la scelta è difficile....
quando ero bambina io era il giorno in cui si cominciava ad addobbare la casa per il Natale...
quindi...
bisogna decidere:
albero di Natale tipico nelle tradizioni soprattutto dei paesi del nord, proverbialmente + laici, ma ormai diventato sempre + visto nei nostri paesi e nelle nostre case...
oppure presepe, di certo simbolo della sacralità del natale...
cosa non si fa...
La compagnia aerea low cost SkyEurope lancia lo 'Skydating', l'ultima trovata per cercare il partner giusto anche in cielo. A fine novembre e' decollato il Vienna-Innsbruck con 24 single, 12 uomini e 12 donne, per 99 euro. Per conoscersi i passeggeri hanno dovuto cambiare posto due volte durante il volo sedendosi sempre in file da tre (un uomo fra due donne e viceversa). La filosofia dell'iniziativa e': 'A diecimila metri di quota forse puo' essere piu' facile che a terra'.
certo che dopo lo speeddate questa fa pensare
davvero la gente ha così necessità di queste cose per conoscere altra gente?
possibile che si possa in questo modo trovare il patner giusto??
un paio di anni fa io e mario siamo andati ad uno speedate (www.speeddate.it)
eravamo curiosi di capire come si svolgeva ma soprattutto curiosi di vedere se realmente ne uscivano coppie.
è stato molto divertente ma in realtà non ci è parso una cosa così azzeccata
e voi che ne pensate?
avete mai ipotizzato di andare ad uno di questi speeddate????
certo che...
Johnny Depp è in fibrillazione: la star hollywoodiana non sta nella pelle per l'avvicinarsi delle feste natalizie.
L'attore ha detto che non vede l'ora di appostarsi con i suoi due figli, Lily-Rose di otto anni e Jack di cinque, davanti al camino per aspettare che scenda Babbo Natale. Johnny, innamoratissimo della sua Vanessa Paradis, non ha ancora deciso se trascorrerà le feste nella residenza francese oppure nella casa che possiede in Inghilterra.
Una cosa è certa, Depp, da perfetto interprete dei film di Tim Burton, crede a Santa Claus e nello spirito natalizio. Per la gioia dei suoi bambini.
mercoledì 5 dicembre 2007
Fattore Vincent in replica...
e considerando che alcune persone, proprio quella sera non riescono a sentirlo
ma anche per quelli che avrebbero piacere di riascoltarlo...
bè x fare una cosa buona e giusta...
suggeritemi voi quale giorno
e quale orario
per eventuale replica...
lunedì 3 dicembre 2007
ma quanto mi garba...
Galeotto fu il panino
Si', perche' gli italiani tradiscono in pausa pranzo.Almeno un adulterio su tre avviene infatti fra le 12.30 e le 14.30. E' quanto emerge da una ricerca della rivista Riza Psicosomatica condotta su circa mille italiani,fra i 20 e i 60 anni.Sono i colleghi ad affollare le fantasie sessuali degli italiani,e ben 8 su 10 hanno la tentazione di metterle in pratica. Ma se tradire fa ancora paura,chi rinuncia finisce per pentirsi.E tra i fedifraghi? Solo uno su 10 si sente in colpa.
questo uno dei soliti studi che lascia il tempo che trova...ma voi?
avete mai tradito?
o siete stati traditi?
e se avete tradito, siete stati scoperti? vi siete sentiti in colpa?
se invece siete stati traditi, avete saputo perdonare???